Birra Peroni è orgoglioso supporter del Bari Pride 2024

Per la prima volta l’azienda sarà con dipendenti, amici e familiari al Pride del capoluogo pugliese il prossimo 29 giugno

Dopo il Roma Pride, di cui l’azienda è stata recentemente supporter per il secondo anno consecutivo, continua il percorso di Birra Peroni nella valorizzazione della diversità legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere: per la prima volta, Birra Peroni sarà infatti supporter del Bari Pride e sfilerà con le sue persone alla parata del 29 giugno nel centro della città. Un appuntamento che arriva in occasione di uno speciale anniversario per Birra Peroni che quest’anno celebra i 100 anni di presenza produttiva nel capoluogo pugliese, un secolo di storia in cui l’azienda è diventata un punto di riferimento per l’economia locale e il suo iconico brand un simbolo di unione e tradizione per la comunità.

 Con la partecipazione ai Pride, Birra Peroni conferma il suo impegno nel costruire una realtà sempre più inclusiva in linea con il suo purpose, “Creare connessioni di valore”, che ha tra gli obiettivi proprio quello di offrire un’esperienza inclusiva per le persone e la società. Un impegno raccolto anche all’interno di “Shine As You Are”, il manifesto sulla Diversity, Equity & Inclusion comune a tutto il Gruppo Asahi, di cui Birra Peroni è parte, nato grazie al contributo dei dipendenti che hanno partecipato attivamente alla sua definizione e che fin dal titolo esprime chiaramente il suo intento.

 Negli ultimi anni sono numerose le attività che hanno visto l’azienda sempre più coinvolta su questi temi, a partire dalla partnership con PARKS – Liberi e Uguali.  Sempre per supportare una cultura aziendale più inclusiva, Birra Peroni ha coinvolto il 100% dei suoi people manager in percorsi formativi sugli unconscious bias, ovvero i pregiudizi inconsapevoli, fornendo strumenti necessari per superarli così da valorizzare al meglio l’unicità di ogni persona. Inoltre, l’azienda ha definito una policy sui congedi parentali in cui sono state previste pari opportunità per i genitori intenzionali o di fatto, a prescindere dal genere, dallo stato civile e dall’orientamento sessuale. Non da ultimo, è da ricordare l’estensione dei trattamenti e delle disposizioni previste per i coniugati anche alle unioni civili e alle convivenze di fatto all’interno dell’ultimo contratto integrativo dall’azienda.